Terapia Mézières presentata  da Jean-Marie Drouard
 

Sommario :




Il circuito Mézières

  1. 1.Le scoperte fondamentali di F. Mézières

  2. 2.Il riflesso antalgico

  3. a priori


La diagnosi Mézières

  1. 1.« La bella forma »

  2. 2.La morfologia e i         dismorfismi


La terapia Mézières

  1. 1.Il cavalletto terapeutico e i gesti terapeutici

  2. 2.La lingua

  3. 3.La respirazione

  4. 4.Le indicazioni

  5. 5.Metodo Mezières, nuova cultura fisica in legame con la tradizione : Attività fisiche, sport, vita quotidiana e stress

 
 
Il circuito Mézières
 Scoperte fondamentali di Françoise Mézières

Françoise Mézières ha osservato che tutti i dolori, i traumi, le malattie sono provocate dalle compensazioni dovute al riflesso antalgico, in lordosi, in blocco respiratorio in  inspirazione e nella rotazione interna degli arti perchè la muscolatura posteriore è più forte della muscolatura anteriore e perché si comporta come un solo muscolo.
Queste leggi fisiologiche si possono ossevare in modo costante e ripetitivo. 
Il circuito Mézières è ripetitivo: una deformazione puo’ provocare un dolore che fa apparire un’altra deformazione poi un altro dolore e così di seguito.

Nozione di catena muscolare


Una catena muscolare è un insieme di muscoli legati o intrecciati al punto tale che si comportano come un solo muscolo: la lunghezza è costante, per questo se uno degli elementi della catena si contrae, la catena muscolare si accorcia, se uno dei muscoli si distende la catena muscolare si allunga.
Esistono diverse catene muscolari, tratteremo in particolare: la catena muscolare posteriore e la catena muscolare anteriore lordosante, in opposizione alla catena muscolare anteriore de-lordosante.

Nella catena muscolare posteriore, così definita per la sua posizione rispetto al rachide i muscoli che la compongono sono posteriori all’asse di flesso-estensione del rachide. Essa è lordosante, vale a dire che agisce nel senso dell’estensione del rachide.


PER APPROFONDIRE: CONCETTO DI CATENA



2.- Il riflesso antalgico a priori


E’ un riflesso fisiologico noto che in presenza di un dolore, per proteggersi, il corpo si deforma: compensa.

Le deformazioni del corpo sono interpretate come delle compensazioni, delle abitudini antalgiche più o meno consolidate, vecchie ma reversibili

.«Le patologie che noi riscontriamo sono delle forme morbose del « riflesso antalgico a priori ». Noi supponiamo che all’origine, un evento traumatico, spesso molto datato, abbia provocato un dolore, in apparenza scomparso al punto che il soggetto ha dimenticato il fatto. In realtà questo dolore esiste sempre ma il malato si è inconsapevolmente sottratto ad esso, perchè un riflesso inconscio gli fa assumere una postura che gli consente di non provarlo. Questo accade spesso immobilizzando la parte dolente in iperlordosi.

A lungo andare questa postura in deformazione antalgica aumenterà  e si formerà, oltre al dismorfismo la disfunzione di un sistema, o un blocco articolare (che può portare a una artrosi), o una atrofia, una paralisi (apparente) oppure un’ impotenza, e i trattamenti specifici (locali, segmentari) di tali danni non faranno altro che aggravarli»


Per approfondire:




  1.   storia

  2. Catene muscolari

  3. Posture

 
Per approfondire:



La «bella forma»

Aforismi 
di F. Mézières :

../therapie-mezieres.eu-fr/Belleforme.html../therapie-mezieres.eu-fr/Aphorismes.html../therapie-mezieres.eu-fr/Belleforme.htmlshapeimage_9_link_0shapeimage_9_link_1
 
 Diagnosi Mézières : 

La diagnosi Mézière é costituta dall’esame morfologico, in quanto le deformazioni sono delle compensazioni di un dolore. Durante il trattamento le evoluzioni morfologiche (di aggravamento e miglioramento) guideranno continuamente il terapista.  


1.La «bella forma»

«La morfologia è la scienza della forma corretta e si riferisce a dei biotipi che non sono altro che dei dismorfismi (come le cifosi, le lordosi, le inversioni, le scoliosi) dalle lordosi, dalle rotazioni interne e dal blocco della inspirazione a livello del diaframma; tutti fenomeni reversibili. 
Esiste soltanto un unico modello di riferimento: quello di un atleta completo, le cui proporzioni corrispondono al numero d’oro (rapporto a V5 +/- 1 :2) ed ogni individuo può tendere a ciò.

L’imperativo che domina la nostra arte è
conoscere questa «bella forma» e non accettare nessun lavoro che non tenda a questo.
 
La conoscenza della morfologia, non soltanto guida il nostro esame ma anche il nostro lavoro: più accettiamo le difficoltà e le fatiche più le stesse saranno ricche di insegnamenti e di soddisfazioni per i loro risultati.

2. La morfologia ed i dismorfismi:

PER APPROFONDIRE: «la bella forma"

LA TERAPIA Mézières

La terapia mézierè consiste nel fare l’iter inverso del circuito: togliere le iperlordosi, le rotazioni e il blocco respiratorio in inspirazione facendosi guidare dalla « bella forma » e
correggendo così i dismorfismi. 
 1. - Il cavalletto terapeutico
«Poichè abbiamo constatato che solo l’allungamento (quello che non consente alcuna compensazione) dei gruppi posteriori fortifica i gruppi anteriori.
Noi affermiamo inoltre che non è possibile tonificare correttamente (vale a dire rispettando la «bella forma») i muscoli anteriori se non si elimina l’eccesso di tono dei muscoli posteriori.

Ancora una volta, non è a livello della sede del dolore che bisogna lavorare nè cercare di eliminare l’impotenza stessa. 

La causa è altrove ed è sempre la stessa: l’iperlordosi. La sola applicazione del nostro metodo elimina il dolore e ristabilisce la motricità senza alcuna sollecitazione: ciò perchè si ristabilisce la morfologia».

























I gesti terapeutici :

1.- Decontrarre le catene muscolari lordosanti: allungare un muscolo, o un insieme di muscoli al fine di impedire o eliminare un compenso.
2.- Distensione muscolare: diminuire il tono muscolare della muscolatura lordosante, per esempio la posizione in decubito su un piano duro.
3.- Stiramento muscolare : allungare un muscolo o una catena muscolare al di là della sua elasticità. Lo stiramento è duraturo, è plastico: è il fluage, l’allungamento plastico di un materiale semifluido.
4.- Contrazione eccentrica: è la contrazione di diversi gruppi muscolari in modo tale che ciò provoca un allungamento di questi stessi gruppi muscolari. Ad esempio : la contrazione simultanea dei muscoli ischio-crurali e dei tricipiti surali induce un’ estensione dell’arto inferiore a livello del ginocchio.
5.- Lavoro muscolare attivo dei muscoli anteriori come il quadricipite o dei muscoli addominali


LA BELLA FORMA SI OTTIENE CON L’ALLINEAMENTO OCCIPITALE-SPALLA-SACRO


In base a questa legge si può detendere prima il tratto cervicale, poi dorsale («il dorso piatto» in realta è una lordosi) poi il tratto lombare. La fotografia  della prima pagina mostra la postura con le gambe à 90°, questa postura della terapia Mézières é infatti realizzabile solo dopo aver ottenuto la de-lordosi del tratto cervicale e dorsale.
Questa postura de-lordosizzante è resa possibile con la mano del terapista sotto il sacro al fine di delordosare L5/S1, la lordosi più potente del corpo.
../therapie-mezieres.eu-fr/Belleforme.htmlshapeimage_11_link_0


  1. 4. Le indicazioni :


Il Metodo Mézières è indicato per tutte le disfunzioni in tutte le discipline mediche :


  1. traumatologia

  2. ortopedia

  3. reumatologia

  4. neurologia

  5. disfunzioni viscerali

  6. riabilitazione respiratoria


  1. 5. Terapia Mezières : nuova cultura fisica collegata alla tradizione.


Attività quotidiana e sport :


La vita quotidiana può e deve essere analizzata secondo questi criteri per prevenire e per prolungare i benefici del trattamento.



PER APPROFONDIRE : STRESS


La stanchezza : Applicando il metodo durante una terapia, possiamo percepire la stanchezza e la fatica  dei nostri pazienti nell’ipertonicità della muscolatura posteriore degli arti inferiori e della colonna vertebrale nel suo insieme. L’allungamento, il rilassamento eliminano facilmente questa stanchezza così come gli indolenzimenti.



Attivita fisica e sport :

Le attività fisiche e sportive saranno analizzate con la stessa chiave di lettura : la muscolatura lordosante è più forte della muscolatura de-lordosante quindi conviene mantenere questo « squilibrio » nelle giuste proporzioni e soprattutto non aumentare lo squilibrio  tentare continuamente di ridurlo, rilassando, allungando, decontraendo la muscolatura lordosante.

La lordosi è la sede della potenza muscolare, come si può osservare, le lordosi sono sostenute da muscoli di grande potenza, sia la lordosi lombare con il Quadrato dei Lombi oppure la lordosi cervicale con i suoi numerosi e potenti muscoli posteriori. Alcune culture, all’origine delle arti marziali, hanno compreso che queste parti del corpo erano la sede della potenza muscolare e che non era affatto necessario rinforzarli bensì era necessario allungarli, rilassarli al fine che fossero funzionali. Vale a dire capaci di movimenti ampi ed estesi e soprattutto in modo che non si ritraessero o accorciassero, poichè una riduzione dell’ampiezza dei loro gesti avrebbe impedito i movimenti necessari all’esercizio della loro arte.
Parimenti, più vicino alla nostra materia, come Françoise Mézières amava ripetere,  l’equitazione ha scoperto nell’addestramento l’importanza dell’allungamento della muscolatura della colonna vertebrale e come prova la delordosi del rachide cervicale del cavallo, comportamento chiave del cavaliere che con la mano sul cavallo ottiene la prima delordosi.


La corsa a piedi: esistono due modi di correre: uno veloce, lo sprint, che si pratica sulla punta dei piedi e che implica un deficit di ossigeno, e uno definito di fondo che si pratica con uno squilibrio anteriore, un appoggio a terra con il piede totalmente piatto, le ginocchia leggermente flesse. Si può osservare che il primo modo sollecita soprattutto la catena muscolare posteriore (tricipiti surali, gli iscio-crurali, glutei), mentre la seconda fa lavorare in modo più equilibrato la muscolatura posteriore e anteriore: i quadricipiti.


Salire le scale :

porta alla stessa osservazione. Possiamo salire le scale sulla punta dei piedi o con i piedi totalmente appoggiati sul gradini. Nel primo caso, constatiamo un lavoro predominante della muscolatura posteriore attraverso i tricipiti surali, gli ischio-crurali e i glutei, una velocita dell’esercizio e un forte consumo di ossigeno. Nel secondo caso constatiamo un lavoro più forte dei quadripiti, una minore velocità dell’esercizio e meno trafelato.


Conclusione : 


Il metodo Mézières costituisce una nuova base per la fisioterapia. Non dobbiamo più provocare, nè aumentare, nè favorire, nè permettere la lordosi se vogliamo migliorare la salute dei nostri pazienti

Questo nuovo modo di analisi trova riscontro nelle numerose attività fisiche vecchie o recenti soprattutto nelle arti marziali che fondano la loro pratica sulla delordosi sia cervicale che lombare. Più recentemente lo sci alpino ha imposto un’atteggiamento tutto in cifosi per guadagnare piu stabilità: la flessione delle ginocchia imposta dalle scarpe invita a far lavorare i quadricipiti. Il Metodo Mézières contribuisce alla diagnosi medica introducendo la nozione di conflitto meccanico a livello di una articolazione o ad un insieme di articolazioni dovuto a questo eccesso di forza muscolare. Contribuisce alla diagnosi differenziale tra patologie funzionali e lesionali. E’ in grado di gestire i segni funzionali delle patologie. Mostra la nozione di compensazione legata al riflesso antalgico e impone il concetto di globalità del corpo. Il trattamento va dalle compensazioni verso la loro causa: i traumi. La nostra storia traumatica è registrata nel grande libro dei nostri muscoli. Il Metodo Mézières interviene a livello della facoltà di adattamento dell‘essere umano.

é una chiave di lettura per determinare il giusto approccio ad ogni paziente, sia uno sportivo giovane o adulto, un ballerino, un musicista o una persona sedentaria. Attraverso la « meccanica » umana, noi accediamo al « tutto » dell’uomo: il suo patrimonio genetico, la sua storia, la sua unità. Il Metodo vissuto come un «tutto» nella sua interezza è coerente, ma preso parziamente, perde la sua coerenza. La pratica del metodo porta a una scoperta continua sia della verità, sia dei principi del metodo che della persona umana.

Per approfondire:



La lingua../therapie-mezieres.eu-fr/Langue.html


per approfondire : storia


Françoise Mézières continua :


«Così in questo soggetto nessun muscolo posteriore era troppo debole nè troppo lungo, nemmeno quelli della regione cifotizzata. Al contrario, tutti erano troppo corti, troppo rigidi, troppo forti. Il soggetto non era schiacciato dalla pesantezza, ma compresso dalla sua stessa forza: quella dei suoi dorsali. Era necessario, invece di rinforzare questa muscolatura indebolirla allungando da un estremo all’altro del rachide come se si trattasse di una lordosi. In piedi invece la malata presentava solamente una cifosi !»

Per approfondire :



lo stress : il blocco respiratorio è il primo punto di appoggio della contrazione mucolare posteriore.
../therapie-mezieres.eu-fr/Stress.html
  1. 2.La lingua


La lingua è un muscolo di confine tra la catena posteriore e l’anteriore. La posizione corretta a riposo è quando la punta della lingua è a contatto con il palato dietro gli incisivi superiori  (appoggiata alla rugosità palatina) .

Questo permette la corretta articolazione temporomandibolare e nel bambino il corretto sviluppo del mascellare superiore che crea equilibrio tra le forze delle catene muscolari anteriore e posteriore.
Il punto d’appoggio della lingua dietro gli incisivi inferiori provoca la eccessiva contrazione dei masseteri, dei muscoli della nuca e del diaframma.





















La respirazione:


La respirazione a riposo consiste in un tempo di inspirazione (contrazione del diaframma e dei muscoli intercostali esterni) e un tempo di espirazione: (lavoro passivo del torace attraverso la semplice elasticità degli elementi osteo-cartilaginei e del parenchima polmonare: il sospiro).

L’espirazione attiva massimale si caratterizza attraverso il lavoro in corsa interna dei muscoli addominali (Grandi Retti, Grandi e Piccoli Obliqui), dei muscoli intercostali interni e attraverso un allentamento del diaframma.

L’espirazione è richiesta durante le posizioni Mézières in base al dismorfismo rilevato. Questa, associata a una correzione della lordosi cervicale provoca un allentamento dei muscoli para-vertebrali dorsali e lombari grazie al lavoro dei muscoli addominali.

E’ indotta da un abbassamento dello sterno (in basso e all’interno), stimolato dal contatto della mano del terapeuta sullo sterno e dalla verifica dell’assenza di contrazione dei muscoli para-vertebrali fino ad ottenere una riduzione della lordosi lombare e la retroversione del bacino.


Per approfondire:



Traumatologia
Ortopedia
Reumatologia
Neurologia
Disfunzionamenti viscerali
Rieducatione respiratoria
../therapie-mezieres.eu-fr/Traumatologie.html../therapie-mezieres.eu-fr/Orthopedie.html../therapie-mezieres.eu-fr/Rhumatologie.html../therapie-mezieres.eu-fr/Respiratoire.html../therapie-mezieres.eu-fr/Respiratoire.html../therapie-mezieres.eu-fr/Aphorismes.htmlshapeimage_15_link_0shapeimage_15_link_1shapeimage_15_link_2shapeimage_15_link_3shapeimage_15_link_4shapeimage_15_link_5shapeimage_15_link_6shapeimage_15_link_7

«é inutile volere rinforzare i muscoli addominali o i quadricipiti; indispensabile è detendere, allungare e rilasciare i muscoli posteriori»

per approfondir :
La nostra cultura è analfabeta del corpo e la cosa grave è che non lo sà. livepage.apple.com
Si accotenta di ricette.

La potenza muscolare posteriore è rigorosamente sottovalutate : quando c’è il trismus tetanico la contrazione dei muscoli rompe le ossa.articolo.htmlarticolo.htmlarticolo.htmlarticolo.htmlarticolo.htmlarticolo.html../therapie-mezieres.eu-fr/Stress.htmlshapeimage_17_link_0shapeimage_17_link_1shapeimage_17_link_2shapeimage_17_link_3shapeimage_17_link_4shapeimage_17_link_5


«Cio che è bello funziona bene .

Cio che non corrisponde alla «bella forma» » è espressione di una compensazione».


« tutte le patologie sono dovute a delle lordosi»


il corpo è dominato  dalla legge del minore dolore.  

La muscolatura posteriore (lordosizzante) è piu forte che la muscolatura anteriore (de-lordosizzante). Dopo ogni trauma diviene più forte e più corta.