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4. Le indicazioni :
Il Metodo Mézières è indicato per tutte le disfunzioni in tutte le discipline mediche :
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•traumatologia
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•ortopedia
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•reumatologia
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•neurologia
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•disfunzioni viscerali
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•riabilitazione respiratoria
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5. Terapia Mezières : nuova cultura fisica collegata alla tradizione.
Attività quotidiana e sport :
La vita quotidiana può e deve essere analizzata secondo questi criteri per prevenire e per prolungare i benefici del trattamento.
PER APPROFONDIRE : STRESS
La stanchezza : Applicando il metodo durante una terapia, possiamo percepire la stanchezza e la fatica dei nostri pazienti nell’ipertonicità della muscolatura posteriore degli arti inferiori e della colonna vertebrale nel suo insieme. L’allungamento, il rilassamento eliminano facilmente questa stanchezza così come gli indolenzimenti.
Attivita fisica e sport :
Le attività fisiche e sportive saranno analizzate con la stessa chiave di lettura : la muscolatura lordosante è più forte della muscolatura de-lordosante quindi conviene mantenere questo « squilibrio » nelle giuste proporzioni e soprattutto non aumentare lo squilibrio tentare continuamente di ridurlo, rilassando, allungando, decontraendo la muscolatura lordosante.
La lordosi è la sede della potenza muscolare, come si può osservare, le lordosi sono sostenute da muscoli di grande potenza, sia la lordosi lombare con il Quadrato dei Lombi oppure la lordosi cervicale con i suoi numerosi e potenti muscoli posteriori. Alcune culture, all’origine delle arti marziali, hanno compreso che queste parti del corpo erano la sede della potenza muscolare e che non era affatto necessario rinforzarli bensì era necessario allungarli, rilassarli al fine che fossero funzionali. Vale a dire capaci di movimenti ampi ed estesi e soprattutto in modo che non si ritraessero o accorciassero, poichè una riduzione dell’ampiezza dei loro gesti avrebbe impedito i movimenti necessari all’esercizio della loro arte.
Parimenti, più vicino alla nostra materia, come Françoise Mézières amava ripetere, l’equitazione ha scoperto nell’addestramento l’importanza dell’allungamento della muscolatura della colonna vertebrale e come prova la delordosi del rachide cervicale del cavallo, comportamento chiave del cavaliere che con la mano sul cavallo ottiene la prima delordosi.
La corsa a piedi: esistono due modi di correre: uno veloce, lo sprint, che si pratica sulla punta dei piedi e che implica un deficit di ossigeno, e uno definito di fondo che si pratica con uno squilibrio anteriore, un appoggio a terra con il piede totalmente piatto, le ginocchia leggermente flesse. Si può osservare che il primo modo sollecita soprattutto la catena muscolare posteriore (tricipiti surali, gli iscio-crurali, glutei), mentre la seconda fa lavorare in modo più equilibrato la muscolatura posteriore e anteriore: i quadricipiti.
Salire le scale :
porta alla stessa osservazione. Possiamo salire le scale sulla punta dei piedi o con i piedi totalmente appoggiati sul gradini. Nel primo caso, constatiamo un lavoro predominante della muscolatura posteriore attraverso i tricipiti surali, gli ischio-crurali e i glutei, una velocita dell’esercizio e un forte consumo di ossigeno. Nel secondo caso constatiamo un lavoro più forte dei quadripiti, una minore velocità dell’esercizio e meno trafelato.
Conclusione :
Il metodo Mézières costituisce una nuova base per la fisioterapia. Non dobbiamo più provocare, nè aumentare, nè favorire, nè permettere la lordosi se vogliamo migliorare la salute dei nostri pazienti
Questo nuovo modo di analisi trova riscontro nelle numerose attività fisiche vecchie o recenti soprattutto nelle arti marziali che fondano la loro pratica sulla delordosi sia cervicale che lombare. Più recentemente lo sci alpino ha imposto un’atteggiamento tutto in cifosi per guadagnare piu stabilità: la flessione delle ginocchia imposta dalle scarpe invita a far lavorare i quadricipiti. Il Metodo Mézières contribuisce alla diagnosi medica introducendo la nozione di conflitto meccanico a livello di una articolazione o ad un insieme di articolazioni dovuto a questo eccesso di forza muscolare. Contribuisce alla diagnosi differenziale tra patologie funzionali e lesionali. E’ in grado di gestire i segni funzionali delle patologie. Mostra la nozione di compensazione legata al riflesso antalgico e impone il concetto di globalità del corpo. Il trattamento va dalle compensazioni verso la loro causa: i traumi. La nostra storia traumatica è registrata nel grande libro dei nostri muscoli. Il Metodo Mézières interviene a livello della facoltà di adattamento dell‘essere umano.
é una chiave di lettura per determinare il giusto approccio ad ogni paziente, sia uno sportivo giovane o adulto, un ballerino, un musicista o una persona sedentaria. Attraverso la « meccanica » umana, noi accediamo al « tutto » dell’uomo: il suo patrimonio genetico, la sua storia, la sua unità. Il Metodo vissuto come un «tutto» nella sua interezza è coerente, ma preso parziamente, perde la sua coerenza. La pratica del metodo porta a una scoperta continua sia della verità, sia dei principi del metodo che della persona umana.