Terapia Mézières presentato da Jean-Marie Drouard
 
 



« Io vivo « stressato », faccio ogni cosa a tutta velocità , vivo costantemente in uno stato di tensione eccessiva, « sotto pressione », questo mi affatica molto, ho male in tutto il mio corpo a fine giornata. Come fare per risolvere ciò o per migliorare la situazione ?

Quando siete « stressati », quando fate troppo in fretta ciò che dovete fare, potete constatare un primo fenomeno: bloccate la vostra respirazione.

Vivete in blocco respiratorio, una sorta di apnea, e di tanto in tanto respirate quando l’aria vi manca veramente e siete probabilmente senza fiato, chiedendovene il perchè.

Perchè quando blocchiamo la respirazione, noi trasformaiamo la nostra cassa toracica in un « tronco pneumatico » : un punto d’appoggio tale che la muscolatura, principalmente dorsale, ha una forza sino a 10 volte più potente e questo ci permette così di effettuare degli sforzi decuplicati sia in rapidità che in efficacità. E’ una misura di emergenza che ci permette di uscire da una situazione pericolosa sia per la nostra che per l’altrui vita. Se l’utilizziamo nella nostra quotidianità, se lavoriamo con questo ritmo, se viviamo tutta la giornata in questo modo : noi ci stanchiamo eccessivamente, spendiamo molta più energia che se facessimo le cose con calma e le sensazioni di dolore nel corpo sono degli « indolenzimenti » dei muscoli che hanno lavorato troppo. La soluzione è semplice e al contempo difficile da mettere in pratica perchè necessita di un cambiamento delle nostre abitudini : E’ sufficiente espirare, di vivere tutti i vari momenti della giornata senza bloccare la propria respirazione.

Alllora avremo una sensazione di calma, di fare ogni cosa con soddisfazione, noi avremo l’impressione di vivere tutto in modo semplice e di avere un giusto distacco (distacco più appropriato ?) in rapporto alle persone e agli avvenimenti.

Se l’abitudine di trattenere il respiro è consolidata, c’è spazio per intravedere l’apprendimento di un nuovo modo comportamentale,  una rieducazione in qualche modo che può essere realizzata da sè stessi.

Si devono scegliere tre momenti e sforzarsi di viverli espirando : ad esempio alzarsi dalla sedia, notate che la maggior parte delle volte lo fate bloccando la respirazione, tentate allora di alzarvi espirando e apprezzerete la differenza. Altro esempio della giornata : vi vestite, vi infilate i pantaloni, una calza, osservate come lo state vivendo, e cercate di modificare il vostro comportamento espirando mentre lo fate.

Ciò è vero per tutti i momenti che richiedono la nostra particolare concentrazione, la nostra attenzione, esercitiamoci ad espirare in questi momenti. E’ utile per i musicisti, ad esempio, che devono stare attenti a non trattenere la loro respirazione quando suonano uno strumento. E’ utile quando facciamo un lavoro che richiede la nostra forza : per non farsi male è importante espirare. 

Così, possiamo trovare posto per la respirazione, mettere dell’aria nella nostra vita quotidiana : nel momento in cui rispondiamo al telefono, quando guidiamo la macchina, etc…

Ecco un mezzo per combattere lo stress, ce ne sono altri, ma questo è semplice anche se non ha la pretesa di risolvere la fonte dello stress, ci permette di evitare che lo stress lasci troppe tracce in noi, come l’accumulo di tensione muscolare.


La stanchezza : Applicando il metodo durante una terapia, possiamo percepire la stanchezza, fatica dei nostri pazienti nell’ipertonicità della muscolatura posteriore degli arti inferiori e della colonna vertebrale nel suo insieme. Degli allungamenti, dei rilassamenti eliminano facilmente questa stanchezza così come gli indolenzimenti.



Metodo Mezières, nuova cultura fisica in legame con la tradizione : attività fisiche e sports :


Le attività fisiche e sportive saranno analizzate con la stessa chiave di lettura : la muscolatura lordosante è più forte della muscolatura de-lordosante quindi conviene mantenere questo « squilibrio » nelle giuste proporzioni e soprattutto non aumentare lo squilibrio nel tentare continuamente di ridurlo, rilassando, allungando, decontraendo la muscolatura lordosante.

La lordosi è la sede della potenza muscolare, come si può osservare, le lordosi sono sostenute da muscoli di grande potenza, sia la lordosi lombare con il quadrato dei lombi oppure la lordosi cervicale con i suoi numerosi e potenti muscoli posteriori. Alcune culture, all’origine delle arti marziali, hanno compreso che queste parti del corpo erano la sede della potenza muscolare e che non era affatto necessario rinforzarli bensì al contrario era necessario allungarli, rilassarli al fine che fossero funzionali. Vale a dire capaci di movimenti ampi ed estesi e soprattutto in modo che non si ritraessero o accorciassero, perchè una riduzione dell’ampiezza dei loro gesti avrebbe impedito i movimenti necessari all’esercizio della loro arte.
Parimenti, più vicino alla nostra materia, come Françoise Mézières amava ripetere, l’equitazione ha scoperto nell’addestramento l’importanza dell’allungamento della muscolatura della colonna vertebrale e come prova la delordosi del rachide cervicale del cavallo, comportamento chiave del cavaliere che con la mano sul cavallo ottiene la prima delordosi.

 

la vita quotidiana : Lo stress