Terapia Mézières presentata da Jean-Marie Drouard
 
 


«Noi siamo portati ad affrontare il problema, tanto discusso, dell’asimmetria degli arti inferiori. Ora, se è vero che un callo o la crescita asimmetrica possono generare la «disuguaglianza» degli arti inferiori, quest’ultimo caso è infinitamente raro. E noi affermiamo che l’asimmetria è, frequemente, dovuta all’atteggiamento del capo o delle scapole, o ancora per una contrattura di un adduttore.


E si comprende l’inutilità degli esercizi respiratori per corregere un torace o ampliare la sua capacità, ciò che ci porta a concludere che la respirazione non deve essere educata ma bensì liberata.


Correzione dell’iperlordosi del rachide cervicale : 

L’iperlordosi cervicale si definisce per un’estensione del segmento  cervicale,  il paziente presenta un’incapacità a ridurre questa estensione, per esempio, in decubito il paziente non può porre la testa sullo stesso piano delle spalle e dell’osso sacro.

Il lavoro consisterà nell’allungare i muscoli della nuca fino ad ottenere la correzione dell’iperlordosi.

E’ spesso preferibile lavorare a bocca spalancata per evitare una contrazione dei muscoli masseteri, essa stessa in legame con l’ipertonia dei muscoli cervicali.


Correzione della lordosi toracica, o dorso piatto :


A differenza della cifosi dorsale, la lordosi di questa parte della colonna è un dismorfismo che non è abbastanza preso in considerazione.

Si definisce in posizione eretta, attraverso una concavità del segmento toracico, le apofisi spinose non sono evidenti oppure appaiono sprofondate rispetto al torace posteriore. In posizione flessa in avanti si potrà constatare se questa lordosi è ridotta o al contrario mantenuta. Si potrà allora parlare di lordosi interscapolare costituita da opposizione alla lordosi interscapolare di atteggiamento.

Si osserva nei casi di inversione delle curvature e soprattutto in prolungamento della lordosi cervicale.


La correzione sarà ottenuta principalmente attraverso l’espirazione toracica alta , espirazione attiva o assistita con pressione manuale a livello dello sterno.






Correzione dell’iperlordosi del rachide lombare :

La lordosi lombare è fisiologica e parleremo di iperlordosi quando la stessa sarà troppo lunga : al di là di T12, sia troppo accentuata, sia ancora difficilmente correggibile, nell’incapacità di essere attenuata, ridotta o diminuita.

La posizione eretta flessa in avanti con le mani verso terra, permette di osservare la persistenza di un «catino lombo-sacrale», e di constatare la forza della lordosi a livello L5-S1.

Una tale forza ci porta a ridurre questa iperlordosi con prudenza e circospezione : in posizione supina, una volta acquisito l’allineamento occipitale-scapolare e  sacro, si richiede una correzione della lordosi cervicale, poi una espirazione toracica alta per allentare il Diaframma attraverso il lavoro attivo dei muscoli espiratori che sono i muscoli Grandi Retti dell’addome ; si potrà osservare un allentamento dello Psoas conformemente all’allentamento del Diaframma.

Il lavoro successivo consisterà nell’alzare passivamente gli arti inferiori fino a 90° in un primo tempo se ciò è possibile al fine di valutare la contrazione dei muscoli della catena posteriore, cioè i muscoli Lombari, sacrali, Pelvi-Trocanterici, Ischio-Crurali, Tricipiti Surali e fino ai muscoli della volta plantare. Se questa catena muscolare è retratta, e lo è più che frequentemente, la posizione permetterà un allungamento ed uno stiramento di questi muscoli.


De-lordosare gli arti superiori ed inferiori :

l’affermazione può sorprendere ma la contrazione della muscolatura posteriore provoca delle lordosi e delle rotazioni a livello degli arti, il recurvato del gomito è il dismorfismo più evidente dovuto alla contrazione del Tricipite Brachiale (muscolo della catena muscolare posteriore), così come il flessore, il valgo del gomito che è dovuto ad una contrazione dei  muscoli anteriori:  il muscolo Lungo del  Bicipite, il Coraco-Brachiale per il primo e i  muscoli rotatori interni del braccio per il secondo,  conseguenza ad una ipertonia posteriore a livello della lordosi cervicale o toracica.

La «postura supina» è la regola, l’arto superiore deve potersi stendere in tutta la sua lunghezza, senza compensazione, fino alla mano sia prona che supina.

Inoltre, esistono dei legami controlaterali e omolaterali, legami tra un braccio e l’altro, in molti casi di dolore al polso, si constata che l’altro polso può essere retratto e la sua decontrazione muscolare contribuisce a liberare il polso sofferente. Allo stesso modo possiamo constatare il legame tra il segmento cervicale e l’arto superiore : l’allungamento dei muscoli dell’arto superiore come i muscoli del braccio, dell’avambraccio e del polso contribuiranno a correggere una lordosi cervicale.

 

Posture


La «bella forma» si ottiene con l’allineamento occipitale-scapola-sacro

Spesso è preferibile lavorare a bocca aperta al fine di evitare una contrazione dei muscoli masseteri che sono legati con l’ipertonia dei muscoli cervicali.